LA BIBLIOTECA DI BABELE

BITCHES BREW



L'uomo che non ha musica dentro di sé, né è commosso dall'accordo di dolci suoni, è incline ai tradimenti, agli stratagemmi e ai profitti; i moti del suo spirito sono tristi come la notte, e i suoi affetti bui come l'Erebo: non fidatevi di un uomo simile. Ascoltate la Musica. (W. Shakespeare , Il mercante di Venezia)



  1. Dell'angoscia del lavoro

    AvatarBy orsonwelles il 1 May 2012
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    Non lasciate mai che il lavoro si impadronisca di voi, ma siatene i padroni. Non sia mai che l'ossessione di un'occupazione o la paura di perderla o di subirne conseguenze nefaste, sgambetti e torti di ogni genere e natura, per vile o ben remunerato che sia questo fottuto trantran, si impossessi dei vostri cervelli, dei vostri cuori, delle vostre mani, delle vostre anime; siate voi a decidere se e quando è l'ora di staccare la spina e se del caso riprendere. Quando si è fuori c'è ben di più ameno a cui pensare che a quattro stronzi di colleghi e alle solite quattro cagate da spicciare per sbarcare il lunario. Sia questa la vostra legge.
    Last Post by orsonwelles il 1 May 2012
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  2. Dell'ideale aristocratico

    AvatarBy orsonwelles il 27 April 2012
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    Spesso e volentieri mi imbatto in uomini e donne senza qualità, e sono più numerosi di quanto si possa credere. La cosa più triste è che sono del tutto inconsapevoli di esseri degli involucri sciocchi e talvolta nemmeno attraenti, è che credono di essere in qualche modo interessanti... Quanta pena, ma anche quanto fastidio mi danno queste patetiche creature che intralciano il mio cammino come tanti sacchi della spazzatura piantati in mezzo al marciapiede...
    Last Post by orsonwelles il 27 April 2012
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  3. Delle farfalle nello stomaco

    AvatarBy orsonwelles il 26 April 2012
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    Le farfalle nello stomaco sono una gran cosa quando le si sentono, ma hanno i loro pro e i loro contro: di pro quel fremito ferino che elettrizza, eccita, monopolizza e fa sentire vivi come non mai; di contro certi sordi mal di stomaco che verrebbe voglia di correre in bagno a liberarsi... C'è da stare attenti poi, la sindrome delle "farfalle nello stomaco" presenta molti altri sintomi assai simili a quelli degli attacchi d'ansia e della ciclotimia... Chi assume benzodiazepine spesso cade nel tranello...
    Last Post by orsonwelles il 26 April 2012
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  4. Delle chimere

    AvatarBy orsonwelles il 26 April 2012
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    E così, le illusioni sono lacrime cadenti nella notte di San Lorenzo? Un desiderio inespresso, o soffocato sul nascere? Vedo nel cielo, nero sbiadito e malarico per il riflesso dei lampioni di questa città purgatorio, le luci intermittenti di un aereo del quale non sento il rombo perché troppo lontano, perché soffocato dal clangore metallico dei tram e dagli schiamazzi dei passanti; e così sparisce dalla mia visuale troppo presto tra le cimase soffocanti, nemmeno il tempo di una sigaretta. Una rosa del giorno dopo, già appassita; i petali, caduti dal vaso prezioso in cui la si è voluta incorniciare come una cosa straordinaria, che ora giacciono sulla consolle come tante chimere abbattute...
    I Numi non vogliano.
    Last Post by orsonwelles il 26 April 2012
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  5. Delle molte verità, delle molte bugie

    AvatarBy orsonwelles il 26 April 2012
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    La verità è che non esistono verità, e anche questa forse una menzogna... Ci sono però, al suo posto, piccole e grandi bugie, che ciascuno ripete a sé stesso e agli altri con maggiore o minor convinzione, con maggiore o minor pertinacia. A furia di contarle, assumono la medesima forza suggestiva dei racconti tralatizi, e ripetute ossessivamente diventano verità.
    Last Post by orsonwelles il 26 April 2012
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  6. Delle cattive qualità

    AvatarBy orsonwelles il 24 April 2012
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    Vi sono donne che, forse per vanagloria o forse per dissimulata verecondia, se la menano molto più di quel che la loro bellezza o intelligenza gli consentirebbe, ed è difficile stabilire quale delle due qualità in questo genere di femmine sia seconda all'altra... Non c'è nulla di più patetico, poi, di una bella donna che vuol recitare anche la parte della persona dai sentimenti profondi e dagli insondabili turbamenti... Ma del resto, suscitare reazioni è meglio che non suscitarne alcuna e anche queste donne, pur pessime imprenditrici della loro femminilità, finiscono per ottenere ciò che vogliono un po' come quelle pubblicità idiote che restano in mente e va a finire che al supermercato si compra proprio quel prodotto di quel tanto vituperato spot, che è andato a depositarsi nella parte del nostro cervello dedicata alle sensazioni sgradevoli. Per la serie, chi disprezza compra... Nell'incertezza, comunque, meglio mandarle a farsi fottere, ché tanto han bisogno lor di cazzo quanto noi di fica...
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  7. Del genio tacciato d'eresia

    AvatarBy orsonwelles il 30 Mar. 2012
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    Se Dio non volesse che nel mondo avessero luogo le peggiori e le più indegne azioni, senza alcun dubbio egli, con un solo cenno, caccerebbe e bandirebbe dai confini del mondo tutte le azioni ignominiose: chi di noi può opporre resistenza alla volontà divina? Come si può pensare che i delitti vengano commessi contro la volontà di Dio, se egli dà agli scellerati, nel momento di commettere un delitto, la forza a ciò necessaria? Ma se l'uomo si perde contro la volontà di Dio, allora Dio è più debole dell'uomo, il quale gli si oppone e ne ha la forza. Se ne deduce che Dio vuole il mondo qual è: se ne volesse uno migliore, lo potrebbe avere. (G.C. Vanini, Amphitheatrum aeternae Providentiae)

    Se Dio vuole i peccati, allora è lui che li commette; se non li vuole, essi vengono tuttavia commessi. Quindi o egli è imprevidente o impotente, oppure è crudele, perché o non sa o trascura di compiere quello che vuole. (G.C. Vanini, Amphitheatrum aeternae Providentiae)
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  8. Quel che rimane di Montecchi e Capuleti

    AvatarBy orsonwelles il 13 Mar. 2012
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    "Romeo? Dove sei Romeo?" chiede Giulietta, signora di mezz'età, ormai da anni ridotta a vendere il suo corpo per trenta cune a botta dopo che il Comune di Verona le ha confiscato il palazzo di famiglia, consunta da mille e migliaia di amori prezzolati e intirizzita dal freddo. Un passante: "Si sta facendo una spada d'eroina sul lungadige... Osserva, è là in fondo, riverso e con la schiuma alla bocca, vicino alla sponda sotto il Ponte Pietra, hai visto? Vedi laggiù quel moribondo? Ecco quello che fu il tuo Romeo! Non si direbbe nemmeno più lui... direi che l'illusione è finita, Giulietta... senti, già che siamo in tema, non è che avresti voglia di farti una sveltina?".
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  9. Caligola

    AvatarBy orsonwelles il 8 Mar. 2012
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    Fu così che Caligola, a capo di un ricco impero, tuttavia popolato da gente estremamente insoddisfatta e impaurita dalle sue reazioni imprevedibili, fece Senatore il suo cavallo, ed invero questa volta la cosa era stata già subodorata da molti ben prima del rescritto ufficiale... Lo si era potuto intuire nell'ultimo periodo, già dal modo in cui andava confabulando negli anditi della sua magione con certi altri notabili personaggi parimenti privi di scrupoli, sordidi e dall'oscuro passato fatto di congiure e tradimenti e stragi e omicidi, sempre a tarda ora, e lontano da occhi indiscreti ma non abbastanza, giacché per l'occhio indiscreto nessuno angolo è abbastanza recondito da non poter esser colto un lumino o un'ombra che bisbiglia, anche solo per un istante, quello che già basta per farsi un'idea, quell'occhio impertinente che si avvicina camuffato da candelabro o da patera, e vede anche quando chi non vuole essere visto crede di passare inosservato... Ma nessuno, tra Suburra e membri della Roma bene, mai pensava che – pure in un Impero così stolido e folle, così poco meritocratico, falso, nepotista, ipocrita e bugiardo, governato da un pazzo lugubre e pernicioso e dal suo vile entourage, dove una parola era poca e due erano già troppe, quando gli stessi patrizi pur scortati dai servi non si sentivano più sicuri nell'intrufolarsi in tarda ora negli angiporti per andare ai lupanari senza tema di prendersi una stilettata – insomma, mai nessuno avrebbe osato pensare che il monarca ne sarebbe stato capace per davvero... La notizia giunse quasi per caso al venerabile giovanissimo Senatore Decimo Carlo Valerio, insigne tra gli insigni, mentre alla mescita affogava nell'alcol alcuni dispiaceri avuti con donne a contrappasso di quelli loro recati, lui il più amato e stimato dalle donne, dal popolo e dalle folle: "Non ce l'ho col cavallo, ma con quella merda umana dell'Imperatore e dei suoi lacchè, con quelle teste di cazzo, e che un gladiatore le spaccasse tutte col mazzapicchio. Che gli venisse un male incurabile a quel despota maledetto!" sbottò non appena venne a conoscenza del tristo fatto. "Attento Senatore a come parli" disse il casuale informatore "tu sei amato dal popolo ma il popolo nulla potrà se inviso all'Imperatore." "Me ne fotto, porco d'un Dio cane! E tu cosa ne pensi? Abbi il coraggio di dire la tua" e lo prese per la collottola... "Io non penso" tremando tutto, e se ne andò. "... Ora sono a casa mia" prosegue il Senatore il discorso interrotto col messo, come a volersi intestardire a tutti i costi nella risoluzione di un enigma impossibile come la quadratura del cerchio; il Senatore, questo giovane sì nobile e ardimentoso che non trova pace e va assillando servi e amici con questa sua rovella da ore e si consuma e si sbraccia, mentre dà fondo a tutto il vino delle sue vigne come ad un Baccanale. "Me ne fotto e dico q...

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    Last Post by orsonwelles il 8 Mar. 2012
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  10. La quiete dopo la tempesta

    AvatarBy orsonwelles il 3 Mar. 2012
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    E come sempre dopo il fortunale di un sentimento umiliato e offeso, schiacciato e oppresso da una muraglia di incomunicabilità e non corrispondenze; dopo questo, la sovrannaturale quiete, la divina indifferenza degli elementi inanimati, un paesaggio di rocce carsiche e sparute fette d'erba fra i campi carreggiati... Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare...
    Last Post by orsonwelles il 3 Mar. 2012
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